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domenica 12 aprile 2009

pace nel mondo













Laboratorio Convivenza Civile: la Pace

L'influenza ci ha decimati ma non ha spento la nostra voglia di fare.

Oggi nonostante il numero ridotto di alunni abbiamo deciso di affrontare il tema della pace.

Il primo step è stato un brainstorming (letteralmente: tempesta cerebrale), una tecnica di creatività di gruppo per far emergere idee volte alla risoluzione di un problema (fonte Wikipedia).

E' emerso quanto vedete scritto:



Il secondo step è stata l'indivudazione del compito in maniera concordata e con ampio margine di scelta per ciascuno: elaborare un testo dal titolo "Pace è..." utilizzando le parole trovate, ma nella forma preferita, ad esempio una lettera, una poesia, una riflessione personale o un disegno che le rappresentasse tutte:

Valentina: "Io penso che la pace sia: volersi bene.
Perchè?
Perchè se una persona vuole bene ad una altra non succedono più guerre e poi il mondo è migliore e non ci sono feriti e morti: vorrei la pace da oriente a occidente, un mondo giocondo ove ignoti son l'odio e la guerra.
Per tutta la vita per tutta la terra, io penso ad un mondo così.
Essere uniti e darci la manoessere uniti e andare lontano.

Ylenia: ciao persone di tutto il mondo, io sono Ylenia, una bambina di quinta molto lieta di incontrarvi.
Io vi farò una domanda, mi rispondete e io dico un mio parere se gradite leggerlo.
Secondo voi cosa è la pace?
Per molti conta la guerra, la rabbia, per me conta volersi bene e soprattutto andare d'accordo con le persone più care e quelle che vuoi più bene.
Nella pace c'è anche l'amore che è più forte di qualsiasi cosa, l'amore si vive senza portafoglio e supera qualsiasi cosa.
Per vivere normalmente senza guerre, bisogna donare un sorriso a tutte le persone, bisogna aiutarsi l'uno con l'altro, non odiarsi.
Puoi avere qualsiasi amico, ricco o povero non importa, perchè se aiuti gli altri gli altri aiutano te.

Carolina Massimo e Letizia: per me la pace vuol dire che le persone si vogliono bene per quello che sono, se sono brutte, chiaccherone, antipatiche ecc.
Noi pensiamo che voi che ci leggete non pensate alla guerra, ma a curare, amare, mandare gioia e felicità.
Se incontri un bambino di colore non lo devi prendere in giro, lo devi rispettare come gli altri, perchè se non ha amici ti devi fare avanti e andarci d'accordo, perchè lui per te è come un fratello come gli altri.

Martina si è espressa cosi:



E in questo disegno c'è tutto non c'è bisogno di ulteriori parole.

Solo dire che gli alunni hanno lavorato da soli.

I due docenti presenti hanno solo facilitato, sollecitato e fatto un pò da registi, nulla di più.

Queste sono le loro parole della pace.

La normalità delle loro riflessioni ci continua a stupire piacevolmente, di fronte a tante parole che vengono fuori sui bambini da tanti organi di informazione, i bambini sono spesso un passo avanti a noi.

Non ce ne rendiamo conto o siamo troppo impegnati per rifletterci.




















1 commento:

Luciano ha detto...

Davvero una bella sensazione ... aprire le pagine dei blog e vedere una sola cosa .... un solo simbolo... una bella richiesta di "Pace".
Davvero Grazie.
Un immenso piacere vedere oggi i miei link preferiti quasi tutti con lo stesso simbolo di Pace Grazie di cuore condivido con Voi tutti la buona riuscita dell'iniziativa.

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